Un’altra enciclopedia è possibile – di Marco Guastavigna, pubblicato in “Insegnare” 2-3/2005
Internet è davvero una miniera. Non soltanto di informazioni in senso stretto, ma anche di modelli comunicativi e di progetti di relazioni culturali ed umane. Questa volta mi occupo di Wikipedia, enciclopedia multilingue ed a contenuto libero, che, nata nel 2001, ha ampiamente superato i 350.000 “articoli” nella versione inglese, ne ha quasi 30.000 anche in quella italiana ed è sviluppabile attualmente in 199 lingue, dall’Abkhaz allo Zulu. Il principio su cui si basa Wikipedia è davvero molto semplice ed allo stesso tempo profondamente innovativo: ciascun utente dell’enciclopedia può esserne anche autore, nel senso che può modificare i materiali già pubblicati o collocarne dei nuovi, o anche soltanto segnalare l’esigenza di sviluppare alcuni argomenti, inserendo voci “vuote”, che altri “Wikipedians” potranno, se lo vorranno, riempire, e poi ancora modificare, integrare, correggere, arricchire. La tecnologia che consente di mettere in pratica questo modello è molto semplice e di rapido apprendimento: sono fornite istruzioni chiare, è fornito un ambiente per le esercitazioni e la possibilità di accedere con un semplice click al lavoro altrui consente infine di imparare dagli esempi. La redazione di un articolo non ne prevede la firma e, anzi, i materiali che ciascun autore propone sono soggetti al principio del “copyleft”, ovvero i documenti scritti sono "liberi" nel senso che tutti hanno la libertà effettiva di copiarli e redistribuirli, con o senza modifiche, a fini di lucro o no e gli autori e gli editori sono preservati dall'essere considerati responsabili per modifiche apportate da altri. Tutti i documenti che derivassero dalle voci di Wikipedia devono ovviamente essere ugualmente liberi. Centrale nel progetto è poi il concetto di “punto di vista neutrale”: “Un'Enciclopedia assume la sola posizione di un punto di vista neutrale, sul quale tutte le parti interessate possano concordare. Non è naturalmente sempre possibile ottenere un accordo completo su tutti i temi trattati: differenze ci sono e ci saranno sempre, ed è nel fondamento medesimo della scienza moderna evitare di assumere valori assoluti come eternamente immodificabili. È però possibile, ed invece preferibile, riferirsi ad una razionale disamina degli argomenti trattati di modo che i concetti risultanti possano essere assunti da tutti i lettori come oggettiva base di considerazione, come comune affidabile spunto gnoseologico.”. Si tratta di una prospettiva probabilmente un po’ ingenua in assoluto e certamente sempre più difficile da applicare su numerosi temi ed argomenti (soprattutto in un Paese, come il nostro, in cui ha da tempo preso fiato il revisionismo storico e in cui si modificano i libri di testo ed i programmi in funzione degli orientamenti politico-culturali di chi attualmente governa), ma in ogni caso stimabile, perché fondata soprattutto sulla mondialità dell’informazione e sul rispetto delle differenze. Tanto è vero che sono previsti numerosi strumenti proprio per presidiare questo principio. Innanzitutto, qualsiasi lettore può segnalare alla supervisione generale del progetto un articolo che ritenga non neutrale, mediante una pagina appositamente dedicata a questo servizio. C’è poi un apposito “Galateo” per la redazione degli articoli, centrato sul concetto di Wikilove, che preso alla lettera può far di nuovo un po’ sorridere. “Wikilove è un termine coniato con l'andar del tempo sulla mailing list internazionale di Wikipedia e si riferisce ad un generale spirito di collegialità e mutua comprensione. Siccome persone di prospettive ed idee radicalmente differenti lavorano al progetto Wikipedia - fondamentalisti religiosi e umanisti laici, conservatori e liberali - è necessario non farsi prendere la mano e mantenere pacati i toni delle discussioni, perché siamo tutti qui per un'unica ragione: amiamo accumulare, ordinare, strutturare e rendere liberamente disponibili le conoscenze che abbiamo sotto forma di un'enciclopedia senza precedenti. Wikipedia non è un ennesimo forum di discussione: è un progetto per descrivere e raccogliere ciò che sappiamo.”. L’idea di fondo è insomma molto importante: le contrapposizioni ci sono ed è inutile negarle, ma oltre ad esse ci sono interessi di conoscenza generali e comuni a tutti gli uomini che possono essere implementati e rappresentati in luoghi di collaborazione virtuale. E chiunque, indipendentemente dal suo punto di vista, dalla sua collocazione fisica ed ideale nel mondo, è potenzialmente portatore di contenuti che possono essere interessanti per tutti gli altri. Insomma. mi sembra utile che i nostri allievi conoscano le opportunità offerte da Wikipedia, forse più che per l’effettivo valore dei diversi contenuti, per la prospettiva di cittadinanza cosmopolita e di pari dignità tra tutte le forme culturali a cui essa si ispira.
Su Internet per approfondire
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Wikipedia in italiano |
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GNU Free Documentation License (GNU FDL) |
http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html |