"Uso dell'elaboratore e incremento della padronanza del testo"

di Marco Guastavigna e Luciano Rosso

relazione al Convegno "Informatica e scuola dell'obbligo", Fossano, 1992,

pubblicata negli Atti del medesimo, a cura del Gruppo Info90

(qui di seguito la parte di Marco Guastavigna)

 

L'intervento descrive le attività di due laboratori sull'uso degli strumenti di videoscrittura e informatici in genere per il recupero e il potenziamento delle capacità di letto-scrittura (Scuola Media Statale "Martiri del Martinetto" di Torino: aa.ss. 1991/92 e 1992/93; Scuola Media Statale "Locatelli" di Vigone: a.s. 1992/93).

La relazione è divisa in due parti, la prima sulla scrittura, la seconda sulla lettura, solo per necessità pratiche di presentazione.

USO DEGLI STRUMENTI DI VIDEOSCRITTURA E CURRICOLO DI SCRITTURA

Le attività tendono a verificare le seguenti ipotesi di fondo:

* La videoscrittura semplifica il processo di scrittura sotto il profilo fisico e materiale per la sua flessibilità operativa.

* La videoscrittura semplifica il processo di scrittura sotto il profilo cognitivo.

* I testi si possono elaborare sulla base di perfezionamenti successivi.

* Si possono acquisire e utilizzare tecniche di scrittura a incremento multidirezionale.

* Si potrà utilizzare la videoscrittura come strumento di rappresentazione, identificazione ed esplorazione dei problemi relativi al processo di scrittura.

Non vanno però dimenticate le condizioni di contesto:

·                    I laboratori "ex art.14" permettono maggior duttilità organizzativa e di percorsi didattici

dell'orario tradizionale, ma soffrono di precari età strutturale.

* I laboratori sono aperti a tutti i ragazzi della scuola e quindi esiste il problema dell'organizzazione dei gruppi, dei criteri, delle modalità di rotazione e del collegamento con il curricolo di classe relativo all'insegnamento della scrittura.

La gran parte degli allievi sono scrittori immaturi (P. Boscolo ), scrivono cioè senza usare un piano globale e senza sottoporre le cose che scrivono a successive riflessioni e verifiche.

Occorrerà allora attivare tale riflessione e tale verifica per dare all'allievo la consapevolezza e il controllo riguardo a:

* manifestazione superficiale del testo e sua struttura,.

* ideazione, progettazione, stesura e revisione di un testo.

Nel laboratorio di videoscrittura gli allievi devono compiere esperienze di scrittura "monitorata", in cui l'insegnante svolge un ruolo essenzialmente di mediazione.

Sono stati identificati quattro momenti di un percorso unitario e progressivo rivolto agli allievi:

* acquisizione di un rapporto con il testo scritto maggiormente dinamico.

* acquisizione della consapevolezza dell'esistenza delle strutture testuali.

* uso consapevole di strutture testuali narrative di tipo sequenziale.

* uso di strutture testuali di tipo gerarchico, per narrare, esporre, argomentare.

 

Gli alunni, se frequentano la classe prima, possono coprire tutto il percorso, se frequentano altre classi cominciano dalla tappa che gli insegnanti di classe, insieme con l'insegnante di laboratorio, ritengono la più adatta per ciascuno.

1) Acquisizione di un rapporto con il testo scritto maggiormente dinamico

Si consiglia di provare a compiere il training descritto con il computer ( e non con una traduzione su carta), utilizzando un qualsiasi programma di videoscrittura: vi è una profonda differenza nella gestione del testo su carta (supporto rigido) rispetto a quella su elaboratore (supporto flessibile).

Compiere esperienze di manipolazione testuale (trascrizioni, divisioni in sequenze, paragrafazioni, riassunti per riduzione o accrescimento, trasformazioni totali o parziali) in ambiente di videoscrittura dovrebbe facilitare la modificazione dell'atteggiamento statico rispetto al testo dello "scrittore immaturo".

L'obiettivo è di costruire un atteggiamento dinamico che faccia scoprire la possibilità e poi l'importanza che le modificazioni e le ristrutturazioni hanno nel processo di scrittura.

L'utilizzo in prospettiva formativa della videoscrittura sembra essere uno strumento "forte" per l'acquisizione di una strategia di scrittura che includa la possibilità/necessità di precisazioni e modificazioni in itinere.

La diffusione di strumenti di videoscrittura nella scuola elementare potrebbe spostare

all'indietro tale momento trasformandolo da "rottura" rispetto ad abitudini consolidate, in acquisizione diretta.

Un atteggiamento aperto rispetto ad un "alto tasso di modificabilità virtuale " di un testo permette di cogliere in pieno il giovamento che si ha nel "buttar giù" le idee e rivederle e ridefinirle successivamente.

Per un allievo con qualche difficoltà ciò permette di lavorare dapprima su ciò che si pensa intorno all'argomento e poi, magari con la mediazione dell'insegnante, ritornare sul testo per limare, correggere e così via.

2) Acquisizione della consapevolezza dell'esistenza delle strutture testuali

Un altro limite di una strategia di scrittura è l'assenza di un piano, di una qualsiasi progettazione del testo prima di cominciarne la stesura.

Si è cercato di dar vita ad esperienze di scrittura dalle quali fosse possibile far scaturire la scoperta dell'esistenza delle strutture testuali. Si sono utilizzati due programmi (The Newsroom e The Newsroom Pro) destinati in origine alla simulazione della redazione di un giornale, visto il fascino e la motivazione che esercita sui ragazzi il "giocare" con le immagini per produrre "storie". I due ambienti di lavoro si compongono infatti di un modulo di videoscrittura e di uno di gestione di disegni.

I disegni sono stati manipolati in modo da costituire una banca dati di moduli narrativi

(personaggi, ambienti, oggetti, animali) alla quale attingere per stimolare ideazione e stesura di una storia.

L'insegnante potrà, ad es., offrire al ragazzo i vari disegni in modo che possa, attraverso le relazioni tra le immagini scelte, costruire lo "scheletro" della narrazione. Le storie andranno poi completate con il "testo".

Diventeranno così manifesti i rapporti tra i vari segmenti e su di essi si potranno compiere, individualmente o collettivamente, tutta una serie di interessanti riflessioni.

I ragazzi partono da una situazione di apparente libertà e vengono poi condotti, attraverso un'operazione di verifica (sempre più consapevole via via che si scrivono storie ), a '1are i conti" con il problema della coerenza e della coesione.

3 Uso consapevole di strutture narrative di tipo sequenziale

L'analisi delle storie prodotte dagli allievi configura una banca-dati via via più ampia di strutture narrative di tipo sequenziale. Si utilizzeranno questi elementi per proseguire nel lavoro.

Si potranno utilizzare le strutture individuate per progettare nuove storie o si potrà utilizzare la tecnologia ipertestuale per costruire uno strumento più duttile.

In questo momento del percorso le "librerie" di immagini del momento precedente sono sostituite dal database ipertestuale di materiali per l'ideazione, ma soprattutto l'allievo deve fare i conti con gli aspetti progettuali in modo consapevole, affrontando, prima della stesura, il nodo della coerenza tra gli elementi che costituiranno la storia.

Gli verrà in soccorso l'abitudine a rivedere quanto va via via abbozzando e scrivendo, fino ad accertare che le relazioni tra i punti della storia soddisfano la regola. Sarà compito dell'insegnante aiutarlo in queste riflessioni.

Seguirà poi la stesura vera e propria in cui l'allievo opererà secondo procedure a lui ormai note.

L’espandibilità del database di tracce-scalette consentirà di elaborare nuove strutture, magari tramite modifica od espansione di quelle precedenti.

4 Uso di strutture gerarchiche per narrare, esporre, argomentare

L'allievo dovrebbe essere a questo punto in grado di:

* incrementare in modo multidirezionale la propria produzione linguistica

* procedere in funzione di un progetto ( =struttura sequenziale di definizione e rappresentazione dei rapporti tra i segmenti del testo).

Sarà così in grado di utilizzare un nuovo strumento logico-formativo, la struttura gerarchica, che:

* definisce i rapporti di subordinazione tra gli items che la compongono.

* si può utilizzare per testi di tipo non solo narrativo, ma anche espositivo e argomentativo.

In ambiente di videoscrittura questo ci porta all'uso dell'outliner (che permette, in qualsiasi momento, di eliminare enunciati, inserirne di nuovi, effettuare spostamenti di items, ecc).

Per insegnare l'uso di questo strumento si è partiti da una serie di esercizi di tipo propedeutico per farne imparare le caratteristiche operative e far cogliere, attraverso esempi concreti, la natura dei ragionamenti che si devono condurre. La fase propedeutica comprende una serie di esercizi a complessità crescente ( esercizi di eliminazione, inserimento, fusione, completamento di items); a questa segue la progettazione completa di un testo.