Note su Inspiration
7 – di Marco Guastavigna e Mario Gineprini
La struttura fondamentale del programma è rimasta la medesima della versione 6. C hi non la conoscesse troverà comunque in calce le istruzioni fondamentali per l’uso dell’ambiente.
La gestione dei concetti e delle relazioni non ha subito variazioni importanti.
Documenteremo[1] quindi le nuove funzioni più interessanti dal punto di vista didattico.
Non daremo spazio alle opzioni audio, perché poco interessanti per chi non è di madre lingua inglese.
Le novità più significative sono quindi:
- a ogni nodo della mappa corrisponde una pagina html, già corredata di tutte le connessioni alle altre pagine previste dalla mappa, rese in forma di lista in calce alla pagina stessa;
- la Main idea della mappa diventa la pagina iniziale della struttura;
- viene generata in automatico la mappa grafica del sito (Site Map), esattamente corrispondente a quella prodotta da Inspiration, raggiungibile da ogni pagina e a sua volta connessa mediante i vari nodi originali a ciascuna pagina dello scheletro;
- ciascuna pagina (tranne la mappa grafica) porta l’indicazione “Insert content here”, a invitare l’autore a inserire contenuti testuali e/o multimediali nella medesima.
Utile è ancora il fatto di poter esportare i lavori più interessanti come “Modelli”[5]. L’opzione Template Wizard del menu Utility apre infatti un “mago”, una produzione guidata di tali modelli. La sequenza operativa è molto intuitiva, e comunque molto simile a quella di Kidspiration, alla cui documentazione quindi rimandiamo.
- Inserire e cambiare testo all’interno di un nodo; selezionare il nodo e digitare secondo le modalità consuete[6] (dopo aver selezionato il testo eventualmente già presente e che si intende modificare).
N.B. È possibile modificare le
proprietà di default del testo (carattere, dimensioni, stile, paragrafazione)
operando attraverso le funzioni del menu Text o della barra Formatting situata nella parte bassa dello
schermo.
- Cambiare la forma di un nodo; selezionare il nodo e cliccare sulla forma scelta fra quelle presentate nella tavolozza (Symbol Palette).
N.B. Cliccando sulle tre frecce poste nella parte superiore della
tavolozza sarà possibile (da sinistra a destra) scorrere avanti, visualizzare l’elenco
e scorrere indietro le diverse opportunità offerte dal programma.
- Associare un’immagine a un nodo; selezionare il nodo e cliccare sull’immagine scelta fra quelle presentate nella tavolozza (Symbol Palette).
N.B. È possibile importare anche un’immagine esterna: dopo aver realizzato il nodo in una forma qualsiasi, si copia l’immagine in un programma specifico, si ritorna ad Inspiration e si seleziona il nodo e infine si incolla l’immagine (con Edit/Paste o con Ctrl + V)
- Cambiare l’aspetto di un nodo; selezionare il nodo e grazie ad alcune funzioni del menu Effect sarà possibile modificare lo spessore del contorno (Line Thickhness), il colore dello sfondo (Fill Color), il colore del contorno (Line Color); queste ultime due operazioni possono essere effettuate anche cliccando sulle icone poste in basso sullo schermo o cliccando con il pulsante destro del mouse sul nodo e agendo sulla funzione Fill/Line della finestra che si aprirà. Infine, è possibile ombreggiare o no il nodo, attraverso la selezione/deselezione della funzione Shadow dal menu Symbol.
N.B. Una volta scelto l’aspetto dei nodi, è utile cliccare sulla funzione Set default del menu Edit. In questo modo, tutti i nodi creati successivamente assumeranno lo stesso aspetto e non quello definito di default. L’operazione può essere svolta anche a mappa iniziata o conclusa; sarà sufficiente definire l’aspetto desiderato su un nodo, cliccare su Set default, selezionare i nodi che presentano un aspetto diverso e scegliere Apply default dal menu Edit (queste due funzioni si possono attivare anche attraverso l’icona posta sulla barra di Formatting.
- Spostare un nodo; selezionare il nodo e spostarlo utilizzando la consueta tecnica del trascinamento del mouse con il pulsante sinistro pigiato.
- Aggiungere un nodo; 1) scegliere il luogo di collocazione del nodo con un clic del mouse (apparirà una croce grigia) e digitare il testo: il nodo assumerà l’aspetto di default; 2) scegliere il luogo di collocazione del nodo e cliccare su una forma presente nella tavolozza.
- Tracciare un collegamento; selezionare il nodo di partenza e, partendo dalle maniglie romboidali, trascinare il mouse sino al nodo di arrivo e posizionare la linea di relazione in uno dei quadratini grigi che vi compariranno.
N.B. È possibile abbreviare le modalità di creazione di un collegamento in tre modi: 1) Selezionare il nodo di partenza, cliccare sull’icona RapidFire (la seconda a partire da sinistra sulla parte alta dello schermo), scrivere il contenuto dei nodi che si intendono creare, schiacciare Invio al termine di ogni testo e automaticamente la mappa si espanderà, arricchendosi di nuovi nodi che assumeranno l’aspetto di quello di partenza; 2) cliccare sull’icona Link (la quarta a partire da sinistra sulla parte alta dello schermo), cliccare sul nodo di partenza, trascinare il mouse sino al nodo di destinazione e ricliccare dopo aver posizionato la freccia su uno dei quadratini che compariranno ai margini del nodo 3) Selezionare il nodo di partenza, cliccare sulle diverse opzioni presenti nella icona Create (la terza a partire da sinistra sulla parte alta dello schermo) e si produrrà una nuova relazione e un nuovo nodo concettuale;
- Etichettare un collegamento; tracciare il collegamento e digitare il testo che si posizionerà automaticamente; se si vuole modificare successivamente, con un clic del mouse sopra la freccia, selezionare il collegamento, cliccare sul campo rettangolare che apparirà e digitare normalmente (attraverso quest’ultimo procedimento si può anche selezionare e modificare testo eventualmente già presente).
- Modificare la direzione delle frecce; selezionare il collegamento e, attraverso alcune funzioni del menu Link, sarà possibile cambiarne la direzione (Arrow direction) e la forma della freccia (Arrowhead).
- Modificare l’aspetto delle frecce; selezionare il collegamento e, attraverso alcune funzioni del menu Effect, sarà possibile modificarne lo spessore (Line Thickness), segmentare la linea (Dashed Lines), scegliere altre stili per la linea (Line Pattern), modificare il colore della freccia (Line Color)
- Modificare la forma delle frecce; selezionare il collegamento e, attraverso alcune funzioni del menu Link, sarà possibile rendere curva la linea (Curved Link), realizzare una linea con segmenti ad angolo retto (Auto 90°) e ritornare alla linea diritta (Straighten Link).
- Modificare il piano di lavoro; sulla parte inferiore dello schermo, a sinistra della barra di scorrimento, vi sono i simboli che fungono da Zoom In e Zoom Out (funzioni presenti anche nel menu View). La funzione Zoom Out può essere particolarmente utile in quanto permette di visualizzare la mappa su un piano di lavoro più ampio di quello disposto da default.
- Creare caselle di testo; dopo aver cliccato sull’icona posta nella parte inferiore dello schermo e raffigurante un rettangolo con una lettera A (Text), il puntatore assumerà la forma di una croce e con la tecnica del trascinamento sarà possibile inserire una casella di testo in una parte libera del piano di lavoro e in cui digitare del testo.
- Creare collegamenti ipertestuali; dopo aver selezionato un testo (contenuto in un nodo, un collegamento o una casella di testo) e operando attraverso la funzione Hyperlink del menu Tools, cliccare sulla sotto-funzione Insert. Comparirà una finestra che permette di scegliere se collegarsi ad una pagina web, ad un indirizzo di posta elettronica, ad un file o ad una nuova mappa (l’operazione può essere svolta anche cliccando sull’icona Hyperlink (la settima a partire da sinistra sulla parte alta dello schermo).
- Associare un campo ad un nodo; selezionare un nodo, cliccare sull’icona Note (la sesta a partire da sinistra sulla parte alta dello schermo), digitare il testo sulla finestra che sarà automaticamente comparsa e, terminato di scrivere, chiudere cliccando sulla icona predisposta. Ritornati alla mappa, selezionando il nodo apparirà un’icona sull’angolo superiore sinistro: ogni volta che si vuole visualizzare il campo o aggiungere testo, sarà sufficiente cliccarvi sopra. Si può modificare la forma del campo attraverso la tecnica del trascinamento, dopo aver posizionato la freccia nell’angolo destro in basso
- Spostare l’intera mappa; questa operazione, utile nel caso di mappe particolarmente complesse, può essere effettuata cliccando sull’icona Position (all’estrema destra della barra Formatting) e operando sulla mappa attraverso la tecnica del trascinamento.
- Effettuare spostamenti minimi dei nodi: dopo aver selezionato il nodo, cliccare sulle varie direzioni dell’icona Nudge (la penultima da sinistra a destra della barra Formatting).
N.B. Per posizionare ordinatamente i nodi
della mappa, sono molto utili le funzioni Show
Grid e Grid to Snap del menu Tools Õ Grid
settings. Il piano di lavoro si suddividerà in blocchi
vincolanti nei quali posizionare simmetricamente i
nodi.
- Inserire linee e figure geometriche; dopo aver cliccato sulla freccia posto accanto all’icona della casella di testo (barra di Formatting), si possono scegliere forme e linee; il puntatore assumerà la forma di una croce e con la tecnica del trascinamento sarà possibile effettuare l’inserimento.
- Raggruppare o separare nodi; dopo aver selezionato i nodi che si intendono raggruppare in un unico blocco (più oggetti si selezionano contemporaneamente con Shift + clic del mouse), scegliere la funzione Group dal menu Symbol. Questa operazione è utile nel caso in cui si vogliano spostare contemporaneamente più nodi. Il blocco può essere diviso selezionandolo e scegliendo la funzione Ungroup dal menu Symbol.
-
Ridisporre i nodi; selezionare l’icona Arrange (sulla
parte alta dello schermo, la quinta da sinistra), scegliere nella finestra che
comparirà la disposizione che si ritiene più funzionale.
N.B. Questa funzione non sempre si rivela utile soprattutto nel caso in
cui la mappa non sia stata costruita seguendo esclusivamente
una logica gerarchica o a raggiera.
-
Presentare dinamicamente la
mappa: i
diversi livelli della mappa possono essere presentati progressivamente; dopo
aver selezionato il nodo in questione, cliccando sulla freccia che compare in
alto a destra della selezione, si possono alternativamente nascondere e
mostrare i nodi di livello inferiore.
Le indicazioni sinora fornite riguardano la modalità grafica (Diagram), la principale del programma, ma Inspiration presenta in modalità testuale un altro ambiente di lavoro, chiamato Outline.
- Visualizzazione della modalità Outline; cliccare sull’icona Outline: la prima a partire da sinistra, nella parte alta dello schermo. Comparirà il nuovo ambiente di lavoro, caratterizzato nella parte superiore da una barra di icone caratteristiche e che, a partire da sinistra, permetteranno le suindicate funzioni.
- Ritornare alla modalità grafica; cliccare sull’icona Diagram.
- Aggiungere nodi dello stesso livello: cliccare sull’icona Topic e digitare il testo
- Alzare un nodo di livello: cliccare sull’icona Left
- Abbassare un nodo di livello: cliccare sull’icona Right
- Aggiungere una nota al nodo: cliccare sull’icona Note e digitare il testo nello spazio sottostante dove comparirà il puntatore
- Inserire un collegamento ipertestuale: cliccare sull’icona Hyperlink e seguire la modalità vista precedentemente
- Effettuare il controllo ortografico (in inglese); cliccare sull’icona Spell
Inoltre è possibile effettuare le seguenti operazioni:
- Modificare l’ordine dei nodi: selezionare il nodo in questione e, puntando la freccia sul quadrato che più scuro a sinistra, spostare con la tecnica del trascinamento
- Visualizzare o meno nodi di livello inferiore rispetto ad un dato nodo: selezionare/deselezionare la freccia che si trova a sinistra del nodo in questione
- Visualizzare o meno le note relative ad un dato nodo: selezionare/deselezionare l’icona Note che si trova a sinistra del nodo in questione
- Variare i prefissi che distinguono i diversi livelli: cliccare sull’icona Prefix (ultima a destra, in fondo allo schermo) e scegliere l’opzione desiderata
- Variare l’aspetto grafico di default dei diversi livelli: cliccare sull’icona Topic default (penultima a destra, in fondo allo schermo) e scegliere l’opzione desiderata
- Salvare la mappa in modalità grafica; dal menu File, agire sulla funzione Save e salvare il file con estensione ins., seguendo le modalità consuete.
- Salvare la mappa come pagina web; dal menu File, agire sulla funzione Export as HTML, selezionare le opzioni desiderate e salvare seguendo le modalità consuete.
- Salvare la mappa come immagine; dal menu File, agire sulla funzione Export, selezionare una fra le opzioni presentate e salvare seguendo le modalità consuete.
- Salvare la mappa come testo; partendo dalla modalità Outline, dal menu File, agire sulla funzione Export, selezionare una fra le opzioni e salvare seguendo le modalità consuete.
Inspiration 7.5
È uscita a maggio 2003 la nuova versione del programma, che ha una bella novità: si integra in modo diretto con i programmi di word processing.
Nel menu file compare infatti la voce Transfer to Word Processor; la stessa funzione ha l’icona Transfer sulla Barra degli strumenti.
Se si avvia questa
opzione Inspiration genera un nuovo file .doc[7] o .rtf nella stessa posizione della mappa (che quindi deve
essere stata preventivamente salvata) e fa partire il vostro word processor preferito, nel quale vengono trasferiti sia la
mappa grafica (come immagine) sia l’outliner
corrispondente (come testo).
[1] Il programma colloca nella cartella di installazione a sezione “Inspiration Documentation”, nella quale c’è il file “Inspiration Getting Started Guide”, che elenca in modo preciso tutte le novità della versione 7.
[2] Il programma crea una cartella a cui propone di assegnare il nome della mappa seguito dall’espressione folder; il percorso di default proposto è Inspiration Data, nella cartella Documenti.
[3] Al momento in cui scriviamo queste prime note non abbiamo una grande esperienza d’uso didattico del nuovo programma, ma ci pare di poter dire che questa funzione, che consente di vedere o non vedere i livelli interni a un insieme di relazioni, può essere interessante quando si utilizza un’impostazione costantemente gerarchica della mappa, quando cioè le relazioni definite siano del tipo inclusivo-incluso e ci pare di poter temere che in altri casi (quando la logica delle relazioni non sia solo questa e le connessioni siano quindi di natura mista) possa costituire più che altro una complicazione.
[4] L’interruttore fa parte della serie dei “Quick controls”, le icone che compaiono su un’idea quando sia ramificata, come detto, o abbia “attaccata” una nota o un’integrazione audio; è una delle novità dell’interfaccia del programma.
[5] I Modelli (“Templates” in inglese) sono matrici che generano nuovi files secondo la loro struttura e che sono collocati in una zona (cartella) particolare, per cui risultano le modifiche effettuate sui loro prodotti non hanno effetto su di esse; il programma ne installa un’ampia esemplificazione; è utile ricorrere ai Templates quando si producano materiali che si vogliono impiegare più e più volte e contemporaneamente preservare da alterazioni, cancellazioni e così via.
[6] Ci riferiamo a quanto documentato a proposito di Inspiration 6, oltre che alla modalità tipiche dell’ambiente Windows o Mac.
[7] Questo nella versione per Windows. La versione Mac utilizza i formati di quel sistema.