Le mappe concettuali di Marco Guastavigna
Sono convinto che i programmi per l'elaborazione di mappe concettuali siano tra le risorse più interessanti per l'impiego delle nuove tecnologie di comunicazione nella scuola e per la costruzione di percorsi formativi davvero significativi e innovativi. Pertanto credo sia utile promuoverne la diffusione e fornire informazioni sulle loro caratteristiche principali e su come reperirli.
In merito alla valenza e alla potenza didattica di questi strumenti mi limito da una parte all'indicazione di un ampio contributo bibliografico (J.D. Novak, D.B, Gowin - «Imparando a imparare», SEI, Torino, 1989) su questa tematica, riferito a esperienze d'uso sia nella scuola di base sia in quella superiore, e dall'altra - e non per caso- a una "mappa" di primo orientamento:
figura 1
Aggiungo che ritengo molto importante nel contesto formativo che siano innanzitutto ben chiare le differenze tra questo sistema di rappresentazione, la cui grammatica ha un ampio tasso di "soggettività", e altri basati invece su regole ad alta formalizzazione e quindi generalizzabili e condivise (dagli istogrammi ai flow-chart). Si tratta di una premessa assolutamente necessaria per capire in modo esplicito e immediato come una mappa sia una (un tentativo di) rappresentazione dinamica del ragionare e NON un "disegno", statica conclusione del processo; l'assunzione di questo punto di vista è molto importante sul piano generale - qualunque sia cioè la tecnologia con cui ci si appresti a realizzare mappe - ma soprattutto in ambiente elettronico, perché solo con questa prospettiva cognitiva si possono utilizzare fino in fondo le possibilità di procedere per raffinamenti progressivi, di perfezionare via via gli oggetti, che sono date dalle tecnologie di elaborazione delle informazioni su supporto flessibile.
Passiamo ora ai software.
Inspiration
5.0c per Windows 9X e per Windows 3.1. Consente di organizzare le idee sia secondo il modello della mappa grafica sia secondo quello delloutliner gerarchico: con un colpetto di mouse infatti si passa immediatamente da un sistema di rappresentazione all'altro. Ne sono reperibili su Internet le versioni dimostrative, con cui non è possibile il salvataggio dei files, oppure le versioni di valutazione corredate di alcuni esempi di tipo didattico e pienamente funzionanti per un periodo di 30 gg. La semplicità dell'interfaccia rapidamente consente di superare qualche impiccio derivante dalla lingua inglese: ciascuna operazione fondamentale (definizione di un blocco, sua denominazione, interventi sulla forma del blocco stesso, tracciamento e denominazione delle relazioni) è infatti realizzabile attraverso strumenti direttamente visibili e facilmente identificabili. Di grande utilità mi appaiono infine la possibilità di definire verbalmente le relazioni nonché quella di orientarle mediante punte di freccia, come precedemente illustrato nella figura 1. |
Activity Map. E' a sua volta reperibile su Internet in forma di Demo, con scadenza a 30 giorni. L'interesse di questo software sta nella possibilità di visualizzare in modo alternato l'insieme del proprio lavoro o una sua porzione, come illustrato qui sotto in figura 2 e figura 3. |
figura 2
figura 3
The Brain. Anche questo programma è reperibile via Internet. Come il precedente software dà all'utente la facoltà di spostare l'attenzione da un punto a un altro della mappa e di assistere ogni volta a una sua ristrutturazione dinamica (cfr. figura 4 e figura 5). |
figura 4
figura 5
Soprattutto però può divenire un utile strumento di guida e di
orientamento sulla rete Internet, dal momento che consente e di immettere indirizzi attivi
nei propri "blocchi" e di pubblicare e quindi di condividere il proprio
lavoro su di un sito apposito. Qui di seguito è collegato un
esempio da me realizzato, per utilizzare il quale è necessario disporre del software sul
proprio PC.
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Promenade. Ne ha curato in modo particolare la realizzazione Stefano Penge; in versione di ricerca è distribuito sul CD allegato al testo "Nuovo manuale di didattica multimediale" di R. Maragliano: mi auguro che sia presto a sua volta scaricabile dalla rete. La sua caratteristica più interessante è a mio giudizio il tentativo di andare oltre l'aspetto com/planare della rappresentazione tradizionale della mappa, nella direzione della "multidimensionalità": esso è infatti uno strumento di progettazione di "ipermedia" a struttura reticolare, fondato oltre che su nodi e legami anche su gruppi e livelli, come illustrato nelle figure 6, 7 e 8. |
figura 6
figura 7
figura 8
Sul medesimo CD appena citato si trova anche la versione di ricerca di Textis. Attraverso la metafora dei fili e delle perle, questo programma si propone come strumento di rappresentazione e di elaborazione delle trame intertestuali, attraverso la possibilità di "commentare parole, concetti (nodi), relazioni tra nodi, sequenze di nodi e strutture complesse" e come illustrato dalle figure 9 e 10 |
figura 9
figura 10
(adattamento e rielaborazione per Onlynx di quanto già pubblicato in http://www.eponet.it/pavonerisorse/PSTD/formazione/mappe/mappe.htm)