Il materiale e
l'immaginario – pubblicato su
Insegnare, 3-2012; articolo scritto ad agosto e uscito a novembre, quando il flop della smaterializzazione palese
di Marco Guastavigna
Il successo del plico telematico, oggi alla sua prima
prova con linvio delle tracce degli esami di maturit 2012, rappresenta una
scommessa vinta da tutta la comunit scolastica, che da Nord a Sud ha dimostrato
di sapersi misurare con questa piccola-grande rivoluzione. La scuola italiana,
come il Paese che la accoglie, sono dunque pronti e allaltezza della sfida per
la modernit che i nostri tempi ci impongono. Cos come la scuola, quando crede
in se stessa, pu essere motore dellinnovazione nazionale superando i propri
limiti, anche lItalia, che un grande Paese, se sapr essere unita e
solidale, potr guardare con fiducia e determinazione al suo futuro, vincendo
le attuali difficolt economiche. Non dobbiamo avere paura di osare, e
cimentarci con il nostro futuro. In questa giornata speciale per tanti
studenti, insegnanti e dirigenti scolastici voglio sottolineare
il mio sentimento di sincera fiducia e gratitudine verso la comunit che mi
onoro di rappresentare in qualit di professore e Ministro.
Chiunque pu rileggere sul
sito del MIUR questo – forse non del tutto sobrio!- commento di Francesco
Profumo al fatto che il 20 luglio 2012 avvenuto quanto ci accingiamo
a narrare nei dettagli. Alcune scuole hanno ricevuto rapidamente via posta
elettronica istituzionale la chiave pubblica (uguale per tutta Italia) da
accoppiare a quella privata (diversa commissione per commissione)
per rendere leggibile il contenuto criptato del plico telematico per la prima
prova dell'Esame di Stato, sostitutivo del predecessore, cartaceo, racchiuso
– come qualche lettore ricorder con un po' di nostalgia - in una busta,
accuratamente termo-sigillata e consegnata alle scuole la mattina presto dalle
forze dell'ordine. Altre scuole, per evitare ritardi, hanno invece dovuto fare
ricorso a Televideo, la cui pagina 101 riportava alle 8.30 la preziosissima
stringa, indispensabile per portare a termine l'operazione, che per la propria
sicurezza impiegava addirittura tecnologie militari, comՏ stato
sottolineato nei giorni precedenti dai media, interessati come ogni anno
all'eterna sfida su Internet tra istituzioni e pratiche di hackeraggio.
Conclusa positivamente la decrittazione, le prove sono
state riprodotte (leggasi stampate su carta) nel numero necessario a
consegnarne una a tutti i candidati, come previsto con lungimiranza dalle
istruzioni ministeriali recapitate con anticipo ai referenti per il plico
telematico, reclutati tra il personale delle diverse scuole e impegnati qualche
tempo prima in un'apposita simulazione. Gli studenti hanno svolto le prove pi o meno diligentemente, con risultati diversi, ma certo
scrivendo con penne stilografiche e biro sui fogli protocollo precedentemente
timbrati dalle segreterie e siglati da presidenti e commissari per autenticarli
e impedire contraffazioni e uso improprio di materiali. La stessa procedura, le
medesime condizioni operative e analoghe produzioni di elaborati (vi sono prove
che prevedono la distribuzione di fogli particolari, per esempio di carta
millimetrata) si sono ripetute il giorno successivo
con la seconda prova, con per maggiore tranquillit da parte di tutti, visto
l'esito positivo della prima decrittazione.
Questo anche se, solo due
giorni prima – al momento dell'insediamento delle commissioni d'esame
– la
scuola aveva suo malgrado assistito al flop di Commissione Web, il neonato
applicativo online destinato nelle intenzioni a facilitare e velocizzare
la gestione di dati, informazioni, punteggi, verbali, esiti della prova. Ne
prova e ammissione (comportamento raro, quest'ultimo, da parte delle
istituzioni nostrane) il seguente avviso ministeriale, virtualmente affisso sul
sito del MIUR: Nella giornata odierna (18 giugno) a causa di un problema tecnico sul
SIDI nellarea Esiti Esami di Stato, si determinato un rallentamento nelle
attivit della funzione Gestione commissioni. Ci scusiamo del disagio
procurato e ringraziamo coloro che, nonostante le diverse difficolt, hanno
cercato di svolgere le attivit previste. Da questo pomeriggio le funzioni di
Gestione commissioni sono state riattivate. E quindi possibile procedere
allinserimento delle commissioni desame secondo le modalit
previste nella nota prot. 2931 del 15 giugno. A
supporto delle segreterie in difficolt viene messa a
disposizione una linea dedicata del numero verde 800.903.080, selezionando
lopzione 3 (assistenza Commissione web). Rimangono comunque disponibili, sia
per le segreterie sia per le commissioni, i numeri telefonici indicati nella
suddetta nota (06 5849 2318 – 06 5849 3163 – 06 5849 2635) oltre a
quelli del Servizio di Statistica (06 5849 / 2203 - 3807 - 3184 - 2392 - 2749 -
2384 - 2062 – 3167). Ci si riserva di comunicare tempestivamente alle
scuole interessate, via web e via mail, ogni ulteriore
aggiornamento in merito alla procedura.
L'evento non era in verit giunto inatteso: chi aveva prestato attenzione non
soltanto agli annunci, ma anche alla concretezza delle procedure e dei
risultati, si era gi accorto nei giorni precedenti che le segreterie avevano avuto difficolt a inserire gli ultimi dati relativi
a studenti e commissioni. Qualcuno aveva anche gustato il paradosso raggiunto
nel pomeriggio di sabato 16 giugno, quando – a
un passo dall'inizio delle operazioni - il Sistema Informativo dell'Istruzione
(SIDI), collocato su Internet, ha applicato come di consueto l'orario
d'ufficio, chiudendo puntualmente i propri
battenti digitali alle ore 14!
Superate le prime difficolt
generali dell'applicativo e una volta che le persone che lo hanno
usato nelle singole concrete situazioni ne hanno compreso la logica operativa, Commissione
Web ha per altro cominciato a funzionare, anche in misura soddisfacente:
questo fatto va riconosciuto con obiettivit. Allo stesso modo va detto, per, che
quel tipo di processo di lavoro sul supporto digitale ha come risultato prodotti cartacei: giorno per giorno si
stampano su carta i verbali delle operazioni compiute, a cui si aggiungono
elenchi dei candidati per verifica delle identit e gestione dei fogli di
minuta consegnati; calendari della terza prova e degli orali; esiti delle prove
stesse; schede di sintesi della situazione di ogni singolo candidato; risultati
finali e, infine, registro degli esami in duplice copia. A latere, i
commissari hanno portato fotocopia della nomina, compilato le schede fiscali e
due dichiarazioni
sull'assenza di rapporti con i candidati (lezioni private;
parentela o coniugio), prodotto i quesiti della terza prova (in numero almeno
doppio rispetto a quelli somministrati, sempre in quantit corrispondente ai
candidati) e le griglie di valutazione necessarie, una per ogni candidato pi
le copie da allegare al verbale. L'eventuale presenza di professori con
contratto a tempo determinato poi richiede specifica documentazione cartacea
sulla durata delle prestazioni, cos come la nomina del vicepresidente e le
procedure per il pagamento del lavoro. La normativa relativa
all'Esame di Stato come atto amministrativo prevede poi che tutte le
prove e ogni documentazione specifica vengano raccolte e racchiuse in un plico,
da sigillare con la ceralacca, destinato all'archivio cartaceo della scuola.
Quanto abbiamo descritto - in
modo volutamente pedante perch anche il lettore che non ha esperienza diretta
degli esami di maturit si possa rendere conto della realt dei fatti -
stato incredibilmente interpretato nelle dichiarazioni rilasciate dal Ministro
in proposito, nel percorso di autocompiacimento che caratterizza tutto il suo
mandato, soprattutto quando siano in gioco le tecnologie digitali, come esempio
di dematerializzazione. Immediatamente, in nome della modernit, si sono
accodati a questa posizione numerosi commentatori, deputati della Repubblica[1], giornalisti,
fino ai frequentatori di Facebook, pervasi dalla voglia
di far subire agli insegnanti pi retrivi a cogliere le magnifiche sorti e
progressive garantite dalle tecnologie informatiche, un po' di darwinismo
digitale.
L'entusiasmo di tutti questi ayatollah
della semplificazione si poi ulteriormente scatenato quando nei giorni
successivi sono arrivate le prime notizie relative alle
pagelle online e ai registri elettronici previsti dal decreto sulla spending review,
che all'articolo 17 recita: Il Ministero dellistruzione, delluniversit e della ricerca predispone
entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del
presente decreto un Piano per la dematerializzazione delle procedure
amministrative in materia di istruzione, universit e ricerca e dei rapporti
con le comunit dei docenti, del personale, studenti e famiglie. A decorrere
dall'anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche
statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono
esclusivamente in modalit on line attraverso un
apposito applicativo che il Ministero dell'istruzione, dell'universit e della
ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie. A decorrere
dallanno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche ed
educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico. La pagella
elettronica ha la medesima validit legale del documento cartaceo ed resa
disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalit digitale. Resta comunque fermo il diritto
dellinteressato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea del
documento redatto in formato elettronico. A decorrere dallanno scolastico
2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti
adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie
in formato elettronico.
Il provvedimento legislativo, insomma, assegna alla pagella on line piena validit legale,
salvaguardando il diritto degli utenti a riceverne copia cartacea gratuita.
Solo in questo caso, pertanto, possiamo parlare con cognizione di causa di processo
di digitalizzazione: il documento originale diventa
infatti quello residente su supporto elettronico. Per quanto riguarda
invece il resto della valutazione e della comunicazione, manca -almeno per ora
- un'assegnazione esplicita del medesimo valore legale del corrispettivo
cartaceo a quanto realizzato su supporto elettronico. Si prospettano pertanto processi
di informatizzazione, ovvero l'introduzione
generalizzata di strumentazioni digitali per la produzione di documenti
cartacei, come nell'appena descritto caso di Commissione Web e in quello degli
applicativi presenti in molte scuole allo stato attuale, che nei casi peggiori
costringono al doppio processo: compilazione dei registri tradizionali e
duplicazione dei voti e delle assenze sul supporto elettronico in occasione
degli scrutini, con tutte le possibilit di errore che le trascrizioni
comportano. Il decreto precisa per altro che le scuole dovranno organizzarsi con le risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Alcuni commentatori dotati di
buon senso hanno rilevato che in qualche scuola non vi sono adeguate
infrastrutture: non vi un numero sufficiente di personal computer, difetta la completa connessione a Internet e cos via.
Questo problema certamente c', ma va considerato anche un altro aspetto, ben
pi preoccupante: nelle scuole, presso la maggioranza degli insegnanti, non vi
alcuna abitudine professionale e nemmeno attenzione mentale alla sicurezza
dei dati trattati (nessun estraneo deve poter manipolare voti e
assenze) e degli accessi accreditati (chi opera sul sistema deve essere
identificato da credenziali[2] univoche). Questo mentre la gran parte dei
paladini della modernit a tutti i costi – in particolare coloro che sostengono su Facebook
che: Ma insomma! Perch tutte queste resistenze
all'innovazione? In fin dei conti basta scrivere i voti in un file di Word in
sala insegnanti!- sembra ignorare che a prodotti digitali con
pieno valore legale devono invece essere garantite autenticit, integrit,
non ripudiabilit, le tre condizioni di base dei documenti di tipo amministrativo, quali sono appunto pagelle, registri
e verbali.
[1] Si consulti in merito per esempio il sito del presidente della Commissione Cultura, http://www.manuelaghizzoni.it.
[2] Nome utente e password, che identificano, assegnano responsabilit e danno diritto a operare in un certo ambiente, su dati definiti e usando procedure previste e assegnate con estrema precisione.