Page 95 - Scrivere con il computer - di Marco Guastavigna - manuale e guida per insegnanti
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  DESTINA T ARIO INTRODUZIONE SVILUPPO DEL DISCORSO CONCLUSIONE
LUOGO E DATA
SALUTI FINALI FIRMA
 Ti diamo qui un esempio: si tratta di un operaio che scrive a casa alla moglie per raccontare del suo arrivo in Germania, dove ha trovato lavoro (sul disco MONACO.*).
Monaco, 16 aprile 1972 Cara Maria,
So che stai aspettando che ti scriva e lo faccio, anche se sai che è una cosa che non mi entusiasma. Ti racconto prima come mi sono sistemato e poi del lavoro.
Mi trovo abbastanza bene in pensione, anche se non vedo l'ora di trovare una casa vera e di poter far venire qua anche te. La stanza è pulita, il mangiare è decente, i padroni e i camerieri sono abbastanza gentili. In genere le persone che abitano qui sono italiani come me e mi è stato abbastanza facile fare amicizia; soprattutto il fatto di poter parlare la sera con qualcuno mi fa sentire meno la nostalgia. Quando avremo imparato un po' di tedesco con il corso che ci fa l'azienda potremo anche andare al cinema o fare cose del genere; adesso capiamo proprio poco, quasi neanche la tele. Io me la cavo con il poco inglese che ho imparato a scuola e anche perché per strada incontri sempre qualche emi- grato.
Il lavoro non mi piace mica tanto. Siamo in dieci, sette italiani, due turchi e un greco, tutti insieme alla stessa linea, a montare sempre gli stessi pezzi, un giorno dopo l'altro. Se non fosse perché a casa ero disoccupato e perché il salario è buono non so proprio chi me lo ha fatto fare. Anche perché i la- voratori tedeschi non è che ci trattano bene; si credono meglio di noi e qualcuno dice che gli rubiamo il lavoro. Sai che io sono uno a cui il sangue si scalda facilmente: per adesso mi sono tenuto tutto dentro, ma più avanti non so. Comunque, tu non ti preoccupare troppo.
Finito il lavoro vado al corso che ti ho detto e, se mi avanza tempo, faccio dei giri a vedere di trovare la casa. Per adesso ho visto solo roba troppo cara.
 Ora ti saluto perché se no mi commuovo troppo.
Salutami i tuoi. Non vedo l'ora di abbracciarti. Giovanni
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