Page 19 - Scrivere con il computer - di Marco Guastavigna - manuale e guida per insegnanti
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 ogni esercizio richiamiamo inoltre, come in precedenza. il nome del corrispondente file e una sin- tesi della consegna di lavoro. Sul volume dedicato ag1i allievi e sul dischetto tali consegne sono più analitiche e espresse in un linguaggio più semplice.
LIST A1
Si tratta di mettere in ordine una serie di appunti riguardanti la descrizione di sé. Si chiarisca,
per non incorrere in una didattica autoritaria, che è possibile arrivare a più di una soluzione con- vincente; anzi, se possibile, si sfruttino gli aspetti di discussione.
LIST A2
Idem, ma per un testo di riflessione sull'uso del turpiloquio.
LIST A3
In questo caso si propone una lista di idee ordinata sulla visita a un Paese straniero e si chiede
di produrre una idea di apertura e una di chiusura. LIST A4
Idem, in merito agli incidenti stradali
2.2 PROGETTAZIONE E STESURA DI CRONACHE E RACCONTI IN BASE A STRUTTURE DATE
Ci accingiamo ora a completare un passaggio delicato, perché stiamo conducendo il nostro al- lievo da una strategia di scrittura senza progettazione a una impostazione in cui il momento di una progettazione secondo regole diventa essenziale.
Compito di questa sezione è far maturare la consapevolezza di come una progettazione gover- nata sia contemporaneamente sostegno per una stesura più coerente e organizzata sul piano logico e vincolo, condizionamento della stessa.
Gli esercizi di questa parte, infatti, partendo da esempi molto semplici relativi a cronache e nar- razioni, chiedono all'allievo di riempire strutture di progettazione «astratte» e costruite sulla base di "regole", valorizzando il senso che questo termine può aver assunto nella sezione precedente, per esempio in merito a concetti come "idea iniziale" e "conclusione" - e poi di espandere i relativi testi.
Consigliamo di impedire all'allievo di passare all'espansione stesura prima che abbia completato di riempire la struttura, perché solo in questo modo egli avrà piena consapevolezza dei condizio- namenti che le scelte su di un punto della progettazione proiettano sul resto della strutturazione.
Allo stesso modo deve essere chiaro fin da subito che non è necessario riempire i punti a parti- re dal primo in rigida sequenza. Si tratta di oggetti sui quali si può agire in modo più plastico e di- namico - questo in assoluto, la videoscrittura non ha altre funzioni che quelle di semplificazione e riduzione della fatica del lavoro - a partire da un elemento qualsiasi, in qualsiasi direzione, facendo però i conti con i vincoli che via via si accumulano, le aspettative o le retrospezioni cui si dà vita e così via. In questo caso della videoscrittura si apprezzerà ancor più il fatto di poter «rifare a basso costo».
Facciamo un paio di esempi.
Perciò che concerne la cronaca utilizzeremo la notissima regola delle «cinque W»: «chi?», «Cosa?», «Quando?», «Dove?», «Perché?», che rappresenterà la prima struttura che sarà contem- poraneamente guida (=cosa narrare) e vincolo (=cosa si deve narrare).
Vediamo ora invece in estrema sintesi l'ossatura di un semplice racconto.
«Un magazziniere ha un incidente sul lavoro e perde un braccio; in ospedale gli mettono un 17















































































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